La valutazione del percorso formativo coinvolge l’alunno nella sua totalità per cui è prevista la valutazione didattica relativa ai processi di apprendimento che valuta il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dalle Indicazioni Ministeriali e la valutazione del comportamento intesa come costruzione di competenze comportamentali.
Il concetto di valutazione concordato dal Collegio Docenti ha la funzione precipua di stimolare l’alunno ad un continuo miglioramento per cui non si ferma esclusivamente all’esito delle singole prove ma considera soprattutto il processo di apprendimento compiuto dall’alunno stesso. Sono previste:
La valutazione delle singole discipline è effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi da 10 a 5 che riassume tre aspetti della valutazione stessa:
Nessuna valutazione che compare nella pagella è il risultato di una media aritmetica o genericamente sommativa. È sempre invece il risultato di una riflessione che ha il processo formativo quale oggetto privilegiato. Gli stessi criteri di valutazione saranno adottati dai docenti nell’assegnazione dei voti nelle prove in itinere.
Saranno utilizzati criteri di valutazione adeguati alle classi 1^, 2^ e 3^, 4^, 5^ in considerazione dello sviluppo globale degli alunni in queste due fasce di età. Allo scopo di promuovere l’autostima degli alunni e la fiducia in se stessi, nella pagella non saranno attribuiti di norma voti inferiori al 6 nelle classi 1^ e 2^.
I voti sono assegnati secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti ed esplicitati nella Rubrica di Valutazione diversificata per le classi 1^, 2^ e 3^, 4^, 5^ (allegati n° 1 e 2 in appendice).
Solo per l’insegnamento della religione cattolica e per il comportamento il Ministero prevede la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente per religione e dal consiglio di classe per il comportamento.
Nelle valutazioni delle prove di verifica orali e scritte saranno utilizzati indicatori intermedi quali +, -, 1/2 per una maggiore personalizzazione del voto. Per quanto riguarda le consegne che fanno parte della pratica quotidiana come la correzione di compiti, esercitazioni e produzioni scritte, ogni insegnante può decidere di utilizzare voti numerici, giudizi analitici o sintetici.
Il documento di valutazione quadrimestrale prevede anche un giudizio analitico che considera la maturazione globale dell’alunno: la relazionalità, la maturazione socio-affettiva, l’attenzione, l’autonomia intesa come atteggiamento critico di fronte alla soluzione di problemi e maturazione dell’identità personale, la partecipazione e l’impegno.
Nella scuola primaria il comportamento viene analizzato nella sua visione più ampia, non è riferito solo alla condotta ma si pone come obiettivo l’acquisizione da parte dell’alunno di competenze comportamentali.